Una volta c’era la ruota degli esposti, che consentiva un futuro a creature che ne erano prive e Milano in fatto di umanità e di solidarietà è sempre stata capofila:
basta il nome Martinitt per evocare un miracolo di assistenza fattiva.
Oggi, un artista che si dedichi al proprio lavoro con serietà e passione si trova presto circondato da numerose “creature” prive di interlocutori e di futuro.
Ma un cuore generoso non può sopportarlo (e l’artista è sempre un cuore generoso!).
Perciò, per il bene delle proprie “creature”, l’artista dissemina e abbandona nei luoghi consacrati all’arte e alla cultura piccole opere, destinate a diventare grandi se qualcuno le raccoglie, le ospita, le adotta, le fa sue, sapendo, inoltre, che un giorno le potrà far incontrare, tutte insieme, per una festa in loro onore.
Sarà una sede adatta, accogliente, che si animerà della loro presenza, del dialogo delle loro voci. Forse solo per qualche ora, per pochi giorni.
Poi ognuna tornerà nell’alveo della famiglia adottiva, ma potendo contare sui suoi fratelli, sulla rete di relazioni che si sono instaurate e che si creeranno ancora.
Piccole opere e piccoli miracoli per dare sapore al quotidiano.
La festa della “piccola opera abbandonata” si tradurrà in una mostra che avverrà al raggiungimento di un numero abbastanza consistente di ritrovamenti.
Voi in realtà sarete i protagonisti della mostra perchè interverrete il giorno dell’inaugurazione con l’opera che avete trovato e solo in quel momento si attiverà l’evento.
Vi terrò aggiornati sul procedere dell’iniziativa.
Scrivetemi al seguente indirizzo mail: